Stanchezza alla guida
Il pericolo aumenta quando ci si trova in una di queste situazioni:
- il tempo eccessivo di guida: non si dovrebbe guidare per più di tre ore consecutive, facendo seguire ogni periodo di guida da almeno 10 minuti di pausa e di riposo;
- il viaggiare da soli, per la mancanza di un'altra persona che possa "sorvegliare" il conducente, stimolarne l'attenzione o addirittura sostituirlo nella guida;
- il guidare in ore notturne comprese tra mezzanotte e le 7 del mattino: i ritmi naturali dell'uomo non sono compatibili con lo svolgimento, in quelle ore, di compiti che, come la guida, richiedono attenzione;
- la guida dopo un periodo di stress ed affaticamento;
- la monotonia e l'eccessiva regolarità del viaggio, che producono una forma di "ipnosi";
- la temperatura troppo alta nell'abitacolo e l'eccesso di volume sonoro dello stereo che, alla lunga, produce affaticamento sensoriale;
- la guida sotto il sole abbagliante: l'eccesso di luminosità induce alla chiusura delle palpebre e produce affaticamento sensoriale;
E’ quindi importante osservare i segnali premonitori, che ci avvisano che è in arrivo il colpo di sonno:
- difficoltà nel tenere aperti gli occhi o nella messa a fuoco della visione;
- difficoltà nel tenere sollevata la testa;
- ritardi nel riassumere la posizione corretta nella corsia, o andatura ondeggiante tra le corsie;
- difficoltà nel mantenere una velocità costante ed adeguata alle circostanze;
- difficoltà nel ricordare che cosa è successo nei due minuti precedenti (ad esempio il contenuto del cartello appena oltrepassato, il tipo di veicolo incrociato poco prima).