Alcol e guida
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Alcol e guida

È accertato che il consumo di alcol è un importante fattore di rischio associato agli incidenti stradali.

Le statistiche ci dicono che chi guida sotto l’influenza dell’alcol ha un rischio maggiore (fino a 380 volte per chi guida con un tasso alcolemico di 1,5 m/l) di restare coinvolto in un incidente stradale rispetto a chi non ha bevuto.

“La legge 120 del 29 luglio 2010 ha modificato l’articolo 186 del Codice della strada ed ha introdotto il livello di alcolemia nel sangue  0 g/lt per i conducenti di età inferiore a 21 anni e i conducenti nei primi 3 anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B pari a 0 anche per i guidatore professionali (es. trasportatori, tassisti, autisti di bus e pulman). Per tutti gli altri guidatori il livello di alcolemia massimo consentito nel sangue è di 0,5 g/lt”.

L’alcol produce su chi guida una serie di effetti negativi:

  1. Agisce negativamente sulla corretta capacità visiva, può distorcere la percezione dell’ambiente circostante e, di notte, la percezione si riduce di oltre il 25%.
  2. Incide sulla visione laterale, determinando un rallentamento della percezione dei veicoli provenienti dalla destra o dalla sinistra;
  3. Provoca sonnolenza e di conseguenza diminuisce l’attenzione;
  4. Compromette la coordinazione dei movimenti, con un allungamento nei soggetti ebri fino al 30% nei tempi di reazione;
  5. Diminuisce la capacità di giudizio e la percezione del rischio. Il guidatore ebro si sente sicuro, euforico al punto di sopravvalutare le proprie capacità, tanto da affrontare rischi che da sobrio non si correrebbero;
  6. Diminuisce la capacità di adattamento all’oscurità.